Succede a volte che, senza nulla chiedere, ricevi un dono inaspettato.
E sei contento, non tanto per il dono in sé, ma per il gesto.
Un gesto tutto BLU, un blu intenso, come le parole che scrive sul suo blog.
Questo racconto è un modo per ringraziarlo e per condividere l’iniziativa: “Un sorriso lungo un anno” di Comicomix.
C’era una volta, e forse c’è ancora, una bottiglia di colore verde ma non il solito verde scuro bensì una tonalità molto più chiara. Questo non era l’unico elemento che la rendeva diversa dalle altre in quanto aveva anche un lungo collo magro e un corpo corto e largo.Effettivamente era una bottiglia nata male perciò era stata scartata dalle altre, messa in un angolo e poi dimenticata.Si sentiva vuota e triste la bottiglia verde-chiaro, vuota, triste, dimenticata e sola.Quell’anno il Sig. Ciro aveva raccolto per la prima volta l’uva della sua vigna, l’aveva spremuta e trasformata in vino. La sua nuova cantina era luccicante, odorosa di mosto e di vino. La guardava soddisfatto pensando al momento in cui le sue bottiglie con l’etichetta “Ciro” avrebbero fatto bella mostra sui banconi, il suo pensiero e la sua soddisfazione si fermarono di colpo: aveva pensato a tutto, alle viti, all’innesto, alla raccolta, alla fermentazione, alle botti, all’etichetta ma si era dimenticato delle bottiglie, e sì che le bottiglie sono importanti!!! Si recò immediatamente presso una fabbrica di bottiglie, tutte uguali, tutte anonime!!! Girò da una fabbrica all’altra per tutto il giorno, e girò il giorno dopo e l’altro ancora e poi l’altro …Era sconsolato il Sig. Ciro ma non si arrese e un giorno la trovò in un angolo di una fabbrica, dimenticata, polverosa e sola, la prese con cura, delicatamente la spolverò, la guardò controluce ammirando quel bel verde-chiaro, accarezzò il lungo collo e disse al proprietario “ne voglio mille uguale a questa!”
Inutili furono i tentativi, non si riuscì a fabbricare una sola bottiglia uguale a quella.
Ciro era disperato, per consolarsi tornò nella sua cantina prese la sua bottiglia verde-chiaro, incollò l’etichetta, la riempì di vino, la pose su una mensola e le fece una, cento, duecento foto: Ah! la sua prima, la sua ultima, la sua unica bottiglia!!! Come era bella!!! . Quella notte la bottiglia sentì il vuoto sparire insieme alla tristezza e alla solitudine e improvvisamente scoppiò a ridere. Rideva, rideva da non potersi fermare: sarà stato il vino o la compagnia?Ciro, non riuscendo a dormire tornò in cantina prese la bottiglia l’accarezzò e cominciò a ridere anche lui. Sua moglie, il giorno dopo, lo trovò che ballava e rideva con una bottiglia in mano in una cantina colma di strane bottiglie verde-chiaro. Dopo il primo attimo di sbalordimento cominciò anche lei a ridere, ridere, ridere.
Se ascoltate bene la sentirete anche voi un consiglio: “Fatevi travolgere dalla risata. Vi piacerà!”

Aderisco all’iniziativa di Comicomix per la Lotta contro il Neuroblastoma (tumore dell’infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età pediatrica). L’iniziativa si chiama Un sorriso lungo un anno, ed è rivolta a tutti i bloggers e in generale agli amici del web. Chiunque lo desideri, nel corso del 2008 può fare un post dedicato al tema del sorriso. Il sorriso come forma di relazione, verso gli altri, verso chi si ama, o semplicemente verso il prossimo. Non il sorriso da cartolina, quello falso o di cortesia. Il sorriso che è sostenere senza odio le proprie idee, ma con la disponibilità ad ascoltare (e, se possibile) capire le ragioni degli altri.
Questi sono i piccoli grandi piaceri della vita! Grazie!!! Ed un sorriso tutto per te.